Di recente mi è capitato tra le mani il libro "Summa Daemoniaca" di José Antonio Fortea.
E' interessante anche se personalmente ne condivido solo in parte il contenuto.
Ad ogni modo, secondo l'approccio alla demonologia di Fortea, un demonio (ma vale
anche per un angelo la definizione di natura) è un essere spirituale. La
sua natura è detta "natura angelica". Non ha quindi un corpo fisico,
materico, in nessuna parte. Non vi è niente in esso di umano, niente che
assomigli alla corporeità poiché è un ente puramente spirituale. Dato
che non hanno un corpo fisico, i demoni e gli angeli non sono in nessun
modo soggetti a quanto inerisce il corpo (la sua facoltà materiali, i
suoi limiti, le pulsioni istintuali, la morte fisica, la malattie
provocate da microbi, il bisogno di ingerire del cibo materiale e di
eliminarne le scorie, i processi di invecchiamento e degenerazione
cellulare, ecc.). Essi possono "capire" le cose relativamente al nostro
corpo umano o anche a quello di altre specie in maniera puramente
intellettuale, in pratica possono studiarlo e capirne il funzionamento
senza farne esperienza in modo diretto. Possono capire cosa significa
"avere voglia di una pizza" a livello soltanto concettuale. Allo stesso
modo possono comprendere soltanto concettualmente, senza provarne la
pulsione istintiva, cosa significa provare desideri di tipo sessuale.
Non esistono infatti per essi istanze biologiche relative alla
riproduzione sessuata finalizzata alla formazione di un nuovo corpo.
Un' altra parte interessante del libro di Fortea è quella in cui è trattata la percezione che le entità hanno di quello che noi chiamiamo "tempo".
Più volte esse hanno affermato che per loro "il tempo" non è quello che
intendiamo noi. Un susseguirsi di secondi e minuti e ore e giorni e
settimane e mesi e anni ecc.
la loro percezione "dello scorrere del
tempo" è molto diversa dalla nostra e per alcune entità pare sia
praticamente assente. Come se esistessero "fissate in un instante che
perdura".
Per altre, non si parla di tempo, bensì di "evo". L'evo
è il tempo degli spiriti. Al darsi dell'evo, un'entità attraversa varie
fasi che a noi possono apparire secolari o al contrario quasi
istantanee. L'evo sono i processi conoscitivi di un'entità, le varie
tappe della sua conoscenza intellettuale e delle sue decisioni. In
pratica, l'evo (latino aevum) non il nostro "evo storico", bensì una
"successione di atti di intendimento e di volontà di un ente
spirituale".
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