venerdì 15 agosto 2014

Spiritismo moderno: analisi delle tipologie e dei fattori di rischio associati alle pratiche di contattismo spiritico



Ho scritto questo post sulla base di alcuni articoli che ho trovato, letto e poi sintetizzato ed elaborato.

Spiritismo moderno - una definizione:

Dopo il 1848, in seguito ai fenomeni paranormali prodotti dalle sorelle Fox, si diffuse in larga scala una nuova pratica di massa chiamata spiritismo.
Il termine “spiritismo” fu utilizzato da Léon Denizard Rivail (sotto lo pseudonimo Allan Kardec) nella sua introduzione de “Il libro degli spiriti” (considerato il testo base dello spiritismo), pubblicato il 18 aprile 1857, nel quale egli riportò i risultati di due anni delle sue investigazioni sui cosiddetti fenomeni paranormali e di interviste nelle quali Kardec e il suo gruppo dialogavano con gli spiriti, attraverso svariati medium.

Kardec completò i cinque principali testi chiave dello spiritismo con le opere “Il libro dei medium” (1861), “Il Vangelo secondo gli spiriti”, “Il cielo e l’Inferno” (La Giustizia Divina secondo gli spiriti) e “La Genesi” (Miracoli e premonizioni secondo gli spiriti).

In tutti questi libri, a dire il vero, per quanto interessanti e ben scritti siano, la dottrina cristiana viene manipolata e continuamente contraddetta.

Dopo la pubblicazione di questi testi sorsero migliaia di centri spiritici in molti paesi del mondo, e in particolare in Brasile, dove lo spiritismo si integrò facilmente con la cultura e la tradizione locali e dove tuttora gode di un ampissimo consenso e diffusione tanto che è possibile trovare libri, periodici e riviste sullo spiritismo praticamente in ogni edicola e libreria locale.


La opera di Kardec fu successivamente proseguita da Leon Denis, Sir Arthur Conan Doyle, Ernesto Bozzano, Chico Xavier, Divaldo Pereira Franco, Raul Teixeira e altri. In particolare gli scritti di Xavier sono considerati dai seguaci dello spiritismo brasiliano e mondiale come fondamentali per integrare la dottrina spiritista, soprattutto nei suoi aspetti pratici.


Esistono numerose pratiche e pseudo-religioni africane e sud-americane che ricalcano aspetti tipici dello spiritismo, sebbene non sempre collegabili o originate in seno allo stesso. Ricordiamo il Candomblé, l’Umbanda, la Quimbanda, il Santo Daime e la Santeria.
Lo spiritismo conta oggi decine di milioni di seguaci in molti paesi del mondo, inclusa Francia, Spagna, Stati Uniti, Giappone, Germania, Inghilterra, Argentina, Portogallo, Italia e, come già detto, in Brasile.


I rischi della seduta spiritica:

Verrebbe da chiedersi perché vi sia, da parte di molti e anche di molte persone "spiritualmente recettive o sensitive" un'avversione nei confronti della pratica delle sedute spiritiche o in generale delle pratiche medianiche.

Infatti, sarebbe logico pensare che, posto che le intenzioni del medium o di coloro che prendono parte alla seduta spiritica sono "buone" (oneste, per esempio poter sperimentare cosa succede, oppure cercare un contatto con un'entità per finalità buone o per raccolta di informazioni o finalità gnostiche, cioè con lo scopo di acquisire conoscenza su qualcosa o su qualcuno, interrogando l'entità che eventualmente si rende manifesta, o con lo scopo di aiutare qualcuno che ha perso una persona che amava) non dovrebbero esserci problemi di tipo etico/morale.

Il ragionamento ha la sua logica, difatti le implicazioni non sono di tipo morale, non è questione di giudicare le persone o i loro intenti.

Il motivo che giustifica tanta avversione - e fondata - nei confronti delle sedute spiritiche o più in generale delle pratiche e delle tecniche atte ad evocare o invocare entità riguardano il rischio connesso al contatto con le entità stesse.

Quindi il "problema", se tale vogliamo chiamarlo, non riguarda le persone umane coinvolte,  bensì le entità e in modo particolare le tipologie di entità che potrebbero "approfittare" del canale aperto con esse per nuocere agli esseri umani che le hanno ingenuamente "chiamate", che hanno aperto "un canale", una "via d'ingresso" e con quanti si sono lasciati coinvolgere pur senza essere gli autori delle invocazioni.

Il mondo "degli spiriti" è riccamente popolato, nel senso che esistono entità di vario tipo, c'è un'enorme varietà di intelligenze spirituale in questa ed in altre dimensioni, come pure variegati sono i loro intenti nei confronti degli esseri umani.

Dagli albori delle civiltà gli uomini operano distinzioni tra gli spiriti, la più banale ma anche fondamentale li suddivide in due categorie: buoni e cattivi. Potrebbe apparire un cliché, qualcosa come "guardie e ladri", "indiani e cowboys", ma non è così. Distinguere gli spiriti in "buoni e cattivi" non consiste nell'attribuire un giudizio bensì nel valutare piuttosto come tali entità si relazionano nei confronti degli esseri umani.

Quindi si distinguono entità benintenzionate, benevole, oppure malintenzionate, malevole, relativamente agli esseri umani o a certe categorie di esseri umani, il che non ha niente a che vedere con il dare, ancora una volta, un giudizio morale, né alle persone, né alle entità, quanto piuttosto di prendere in considerazione una serie di comportamenti e le loro conseguenze.

Quando due o più persone (forse anche una soltanto vi può riuscire) decidono di invocare, di chiamare, un'entità mediante una "seduta", se realmente veicolano tale intento, esse "lanciano un segnale energetico" e le entità presenti nel raggio di... (dipende dalla potenza del segnale) lo possono individuare, percepire e possono eventualmente decidere di rispondere al segnale.

Dato che anche il nostro mondo materiale e fisico, la nostra dimensione "densa" è popolata anche di enti spirituali oltre che materici, sarebbe assurdo ed ingenuo da parte nostra illuderci o sperare di che le creature spirituali più vicini a noi ed in grado di sentire il segnale siano entità benevole.

Anzi, il più delle volte, sono entità malevole, oppure "pesanti", oppure interessate ad approfittare della disponibilità umana ad avere ogni interesse di captare un simile segnale e darvi risposta. Entità elevate non hanno infatti bisogno di manifestarsi se non per ben altre ragioni, e non certo per soddisfare umane curiosità, per quanto legittime ci possano apparire.

Perché dunque "è pericoloso" organizzare sedute spiritiche o anche solo prendervi parte per gioco o per curiosità? Forse per una qualche idea moralista o bigotta o proibizionista? No, nient'affatto. Le sedute spiritiche sono pratiche pericolose perché vi è un ampio margine di rischio di entrare in contatto più o meno diretto, più o meno palese con entità pesanti, subdole, malevole, oppure con "parassiti energetici" presenti nell'ambiente o nei pressi o anche veicolati dalle persone umane presenti, consapevoli o meno che ne siano.

Non è dunque una questione di tipo etico, bensì un serio rischio energetico, il quale, se si concretizza, può avere le conseguenze più svariate: disturbi di intensità variabile inerenti la sfera dell'umore, i sentimenti (frequenti i casi di ansia, panico, angoscia, paranoia, paura, insonnia, incubi, turbamento di vario genere) conseguenti a contatti con entità invocato nel corso di sedute spiritiche. L'attività lavorativa o di studio o le relazioni umane potrebbero ugualmente risentire dell'influenza di una o più entità ingenuamente invocate ma subdolamente arrivate. Altre conseguenze possono riguardare intereferenze spiritiche o animiche, vessazioni e anche possessioni diaboliche, a seconda del tipo di spiriti coinvolti.

Non è inoltre detto che gli esseri umani coinvolti ricevano la "soddisfazione" paranormale, in altre parole non è detto che le entità decidano di "dare loro un segno" di presenza.
Entità malevole sono notoriamente poco propense a manifestarsi e più inclini al nascondimento, pertanto non è detto che "elargiscano segni di presenza" nel corso della seduta spiritica, anzi cercheranno piuttosto di insinuarsi subdolamente, arrivando in certi casi a seguire le persone anche dopo che la seduta è stata conclusa e sciolta, a "legarsi" alle persone per approfittare di loro (anche come "vampiri energetici") nel periodo seguente la seduta (ore, giorni, settimane, mesi o anche anni).

Sarebbe dunque ingenuo terminare una seduta spiritica con l'idea che "tanto non è successo un bel nulla". E cosa ne sapete?! Siete veramente sicuri che non sia arrivato nessuno, siete davvero sicuri che la vostra sensibilità riesca ad accorgersi in pieno di quanto è accaduto, o non è forse più logico e prudente supporre che qualcosa può anche essere successo, solo che voi non siete sufficientemente sensibili e recettivi per rendervene conto?

D'altra parte non esiste alcun obbligo per uno spirito di "fare tremolare il vostro stupido tavolino" o "muovere il vostro puntatore" per dirvi che non vede l'ora di approfittare della vostra ingenuità ed incapacità di auto-protezione energetica e di discernimento. Non è nemmeno tenuto, neanche "se lo pregate" a dialogare con voi, e quand'anche lo facesse, non ha fatto alcun giuramento di dirvi la verità. Potrebbe mentirvi su tutta la linea, o potrebbe ingannarvi con parole e frasi apparentemente belle, sagge, piene di conoscenza metafisica ed intelligenza (come se uno spirito demonio non ne avesse!).

Quello che invece dovrebbe preoccuparvi non sono le affermazioni delle entità, bensì soprattutto le loro intenzioni di fondo. Se sono malevole, subdole, ingannevoli, o atte a prendervi energia, a rimetterci sarete voi e quelli che sono lì con voi, indipendentemente dal fatto che vi abbiano elargito chissà quale informazione per voi importante.

Un altri rischio connesso al contatto, in quest'ultimo caso, verbale, dialogico ed intellettuale con entità è lo sviamento del pensiero. Ci sono entità "apparentemente elevate" (ma vi stanno fregando) che sotto un bel travestimento di sapienza, saggezza, amorevolezza e guida vi raccontano cose eccelse, ma poi infilano in mezzo vere e proprie... "eresie" con l'intento di traviare il vostro pensiero, di allontanarvi dal Vero effettuale, sia quello della Terra ma ancor più quello delle altre dimensioni e di quanto le riguarda (il percorso dell'Anima, il passaggio interdimensionale, la morte, le dimensioni spirituali e le loro regole, la figura di Cristo, la funzione degli angeli, la reincarnazione di qualcuno o anche la vostra presunta, ecc.).

Un modo per "mettere alla prova gli spiriti" e vedere come sono orientati nei confronti del genere umano, è quello di chiedere loro di proclamare la signorìa di Gesù Cristo, di lodare felicemente Dio, di pronunciare lietamente il nome della Madre di Cristo. Queste non sono superstizioni cristiane: ogni spirito riconosce l'auctoritas di Cristo (sono gli esseri umani che, ignorando il bene, a volte la vorrebbero negare, a loro detrimento) i nogni ambito, indipendentemente dalle "credenze religiose varie ed eventuali" degli esseri umani, indipendentemente dalla negazione e dallo scetticismo degli esseri umani.

Anzitutto, un'entità che afferma di conoscere con certezza gli eventi futuri sta certamente mentendo: per quanto intuitive possano essere su molte cose, la conoscenza dei fatti futuri è divina, non creaturale, pertanto neppure il più puro dei serafini potrebbe dire di conoscere gli eventi futuri: è cosa solo divina.

Tuttavia gli spiriti possono entrare in possesso di informazioni riguardanti la vostra vita presente, il vostro passato, la vita di persone a voi care o che conoscete, possono intuire cose tali da lasciare sbalordita la nostra (povera) intelligenza umana, in quanto le nostre capacità cognitive e percettive come pure le nostre facoltà di indagare e comprendere il Reale sono generalmente, salvo eccezioni, più limitate delle loro, dato che la nostra natura è animale oltre che spirituale, mentre loro sono puri spiriti, non soggetti ai limiti della materia densa e di un corpo mortale come il nostro, il quale è comunque votato prima o poi a invecchiamento, decadimento generale delle sue capacità, degenerazione organica, talora malattia, sicuramente infine cessazione delle attività vitali.

Coloro i quali, tra gli umani, affermano di poter "avere il controllo pieno e totale" della situazione e il discernimento delle entità, spesso si illudono di averlo…

…scienziati, professori, studiosi e persone con un livello culturale medio oppure alto potrebbero essere attratti da forme di medianità e di "spiritismo scientifico-sperimentale", in nome della conoscenza, dell'esperimento, ma anche della speranza di gettare uno sguardo (egoico però!) oltre il velo terreno, e fare esperienza di qualcosa che è preternaturale e quindi più sottile, misterioso e potente di quello che riguarda le scienze naturali.

Più comprensibile, "umanamente", è il caso di persone che, non riuscendo a risolvere un lutto a livello psichico (cioè non riescono ad elaborare la perdita di una persona cara) si rivolgono a medium e spiritisti nella speranza di poter avere un contatto, un segno, una parola dal caro defunto. Chiaramente queste persone non sono superbe, né sono in cerca di conoscenze esoteriche o occulte in senso egoista. Si tratta di persone che soffrono, ma non troveranno sollievo dalle pratiche spiritiche, perché nessuna entità malevola o pesante potrebbe mai recar loro autentico conforto. Vi è inoltre la meschina possibilità di un inganno, quindi di ulteriore sofferenza per persone già provate.

Questo non significa tuttavia che vi sia "un muro" tra i viventi (con il corpo fisico) e i defunti (puri spiriti, anime). E' possibile una sintonizzazione, è possibile ricevere segni, è possibile che qualcosa si manifesti anche tramite i sogni come pure è possibile un contatto diretto (visualizzare un defunto, esperienza più volte descritta in questo blog), ma ciò non avviene mai mediante la seduta spiritica, bensì solo in modo spontaneo.


Maria Simma, una donna sensitiva e dotata di grande fede, riceveva spesso "visite da parte delle Anime dei defunti, che lei chiamava “del purgatorio", ma ciò avveniva in maniera spontanea e non certo mediante pratiche spiritiche.

Ci sono persone recettive, spiritualmente sensibili, come fossero "persone antenna" che riescono a percepire presenze di entità spirituali di vario tipo negli ambienti o anche eventualmente nei corpi, e tali persone sensibili possono pertanto accorgersi anche della presenza di defunti o altri spiriti: anche in questo caso, ciò dovrebbe avvenire spontaneamente oppure mediante una sintonizzazione esperta, ma mai mediante una seduta spiritica o pratiche di invocazione di spiriti.

In altre parole: se un'entità arriva "per conto suo" senza che noi l'avessimo invocata o chiamata, il fatto può essere spontaneo o provocato da altri a nostra insaputa, ma noi non ne siamo responsabili e non ci resta che gestire la situazione a seconda del tipo di entità che incontriamo. Se noi siamo persone recettive e riusciamo a captare la presenza di entità in un luogo o presso una persona, anche questo è un fatto spontaneo ed è la conseguenza dell'ampiezza delle nostre capacità percettive.

Se invece siamo noi che desideriamo palesemente un contatto spiritico e ce lo andiamo a procurare intenzionalmente mediante seduta spiritica, invocazione fatta malamente ed in modo inesperto, o altra tecnica medianica, allora siamo responsabili del rischio enorme che corriamo (di entrare in contatto con entità subdole, malevole o pesanti) e delle sue eventuali conseguenze che ho già elencato.

Anche cercare di invocare gli angeli o l'angelo custode non è cosa del tutto priva del rischio che sia un'altra entità a manifestarsi, cercando di ingannarci. Per questo è necessaria esperienza, protezione e discernimento degli spiriti. Quest'ultimo "senso spirituale" viene quando si ha un buon livello energetico, una vita "limpida", pulita da tutti i punti di vista, e una buona "relazione con le dimensioni elevate e i loro abitanti" costruita con la preghiera e la relazione con Dio e con "le cose sacre", di Dio.

Quindi "come si fa" a costruire una relazione buona con l'angelo custode, o a portare aiuto ad un defunto e poterne accogliere eventuali segnali? Con la preghiera, la meditazione, un elevato livello di energia personale e un corretto stile di vita (pulita, onesta, anche dal punto di vista umano ed etico). La preghiera è una vera e propria risorsa che ci apre un varco tra i mondi, e non è mero devozionismo come purtroppo ritengono i bigotti da un lato, o gli ostinati materialisti dall'altro. Non è neppure questione di autosuggestione, come vorrebbe una certa parte della scienza.

Vale la pena di vivere nella verità ed evitare ogni trappola: ben venga il desiderio di spiritualità e di relazione e percezione degli spiriti benevoli, dei defunti degli angeli... ma il fine non giustifica i mezzi scelti: usate tecnica di preghiera, di meditazione, sviluppate la sensitività spirituale ma non partecipate a pericolose sedute spiritiche ed invocazioni medianiche… ognuno è libero di scegliere ma sappiate che le conseguenze di queste tecniche, specie se fatte da chi non sa proteggere né se stesso, ne altri, potrebbero esserci anche dopo diverso tempo, subdole all'inizio, persino nascoste, ma poi alla lunga certe cose "si pagano care"...


Un altro dei maggiori pericoli dello spiritismo è rappresentato dagli spiriti che, per ingannare gli esseri umani, operano una mescolanza di concetti veri mescolandoli appunto a menzogne per indurre in errore: viene così negata la distinzione tra angeli e demoni, ovvero tra entità benevole e malevole, l’esistenza di altre dimensioni (anche quelle che la tradizione chiama Paradiso, e dello stesso Inferno).


Il contatto con le anime delle persone defunte viene considerato dagli spiritisti come una importante opportunità di crescita spirituale e di purificazione. Ma…se gli spiriti non riescono a distinguere gli spiriti e ascoltano spiriti ingannevoli, l’opportunità diventa invece una trappola.
E’ tuttavia frequente il caso di persone che, di comune accordo, si incontrano per evocare i morti, per ricevere delle risposte, per sapere se stanno bene e in quale dimensione o regno spirituale essi si trovino, oppure semplicemente per parlare con loro. Il fenomeno è diventato talmente dilagante che non è raro il caso di sedute spiritiche fatte addirittura a scuola o a casa degli amici per semplice divertimento o curiosità o ricerca personale (esistenziale, trascendente). Partecipare (o anche semplicemente assistere) a queste sedute di evocazione spiritica, può recare danni a volte molto gravi ed aprire varchi spirituali (aprire delle porte) che necessitano di essere richiusi velocemente.
Inoltre il più delle volte NON sono affatto “i defunti” a rispondere al richiamo lanciato dagli umani durante una seduta spiritica, bensì spiriti malevoli che cercano di “approfittarsi della situazione”, si spacciano per i defunti o per entità buone quando invece non lo sono. Talvolta essi si manifestano e rivelano le loro vere intenzioni però poi operano nei confronti degli esseri umani azioni lesive (prendono energia da loro, li seguono, a volte cercano una possessione).

Il termine evocazione indica qualunque modo utilizzato per cercare di instaurare una comunicazione sensibile con gli spiriti o le anime dei defunti. Completamente diverso è il caso dell’invocazione che indica invece la preghiera (che a seconda del credo di ciascuno è intesa come rivolta a Dio, alla Madonna, ai Santi, agli spiriti buoni (Angeli) o ai defunti ) affinché ci aiutino, ci facciano capire qualche cosa oppure intercedano presso Dio in nostro favore. Nonostante l’assonanza delle due parole, il loro significato è completamente diverso.

Generalmente, nella seduta spiritica, a dirigere il tutto è una sola persona,  un esperto (medium, cioè un tramite) che, lasciandosi guidare da qualche entità spirituale  istruisce i presenti e fornisce delle risposte in merito alle domande formulate.
Il medium cade in uno stato di coscienza alterato che in ambito occultista prende il nome di “trance medianica”, in cui lo spirito evocato si manifesta tramite il medium, si sostituisce alla personalità del medium e alla sua espressione verbale e molto frequentemente si verificano alterazioni del timbro della voce, strane preghiere o formule, emissione di espressioni in lingue sconosciute ed altre cose che il medium generalmente non ricorda al termine di questa invasione, di questa interferenza spiritica.

Attenzione: la medianità dello spiritista non va confusa con quella spontanea. Ci sono persone molto recettive che, senza partecipare a nessuna seduta spiritica, riescono a fare da tramite naturale, come “delle antenne”. Questo fenomeno di captazione è spontaneo e non comporta i rischi delle seduta spiritica.
Tra le più note tecniche utilizzate dagli spiritisti troviamo:
- La tecnica dei colpi battuti (linguaggio dei colpi, tiptologia), che rappresenta una sorta di linguaggio in cui lo spirito comunica mediante particolari sequenze di colpi che determinano la formazione di parole e frasi di senso compiuto. Essendo una metodologia alquanto complessa e lenta è stata quasi del tutto abbandonata dagli spiritisti.

- Il tavolino girevole, attorno al quale si dispongono il medium ed i partecipanti toccandoci le mani e creando una sorta di catena. Sovente il tavolo inizia a girare, agitarsi, dondolare, levitare, e tramite una gamba batte dei colpi al suolo usando un tipo di comunicazione simile a quella dei colpi battuti. Altre volte il tavolino rimane fermo e lo spirito evocato si manifesta tramite il medium o qualcuno dei presenti che ne subisce l’invasione o la possessione.


- Il pendolino, in cui lo spirito evocato comunica tramite un pendolino o un oggetto simile appeso ad un filo. Le risposte avvengono tramite l’oscillazione del pendolino in una direzione oppure tramite la rotazione in senso orario o antiorario. Questa pratica di divinazione è talvolta confusa con la rabdomanzia/radiestesia, ma si tratta di cose diverse, in quanto nel caso della divinazione il pendolino che oscilla è usato a scopo di comunicazione spiritica e non di rilevazione energetica e magnetica (la radiestesia si avvale oltretutto di altri tipi di strumentazione).


- La scrittura medianica (scrittura automatica), viene fatta sia in gruppo (indiretta) che da soli (diretta). Nel secondo caso il medium avverte al braccio una sorta di scossa e la mano comincia a scrivere da sola, indipendentemente dalla volontà, parole e frasi che il medium non conosce e con una calligrafia non sua. Esistono alcune varianti di questa tecnica che sono la “pittura medianica” e la “musica medianica”. In entrambi i casi le capacità espressive sono avulse dal reale contesto cognitivo della persona.


- La pneumatografia, in cui viene chiesto al defunto di scrivere il suo messaggio in un foglio di carta collocato sopra la sua tomba o una sua fotografia.


- La pneumatofonia, cioè la presunta comunicazione verbale dei defunti evocati, per mezzo di suoni o parole che si manifestano nell’ambiente circostante.


- Il cartellone alfabetico (tavola Ouija), molto utilizzato oggigiorno (e talvolta venduto come gioco), consiste in un cartellone in cui sono segnate le lettere dell’alfabeto ed i numeri da 0 a 9 e sul quale viene posto un bicchiere, un piattino o una moneta. Alle domande dei partecipanti, le dita poggiate sul bicchiere vengono dirette verso le lettere e i numeri per formare parole e frasi.


- Gli strumenti elettronici normali e ordinari, tra cui troviamo il registratore o la radio che vengono usati per la metafonia. Nel caso del registratore viene prima fornita una traccia audio normale (parlata) e poi premuto il tasto di registrazione in ambiente silenzioso per registrare la voce dello spirito evocato che fornisce delle risposte sfruttando le tracce audio presenti; attraverso la radio, con l’ausilio di una “mediatrice” che indicherà la lunghezza d’onda su cui sintonizzarsi (chiamata “onda bianca”).

Durante o in seguito alle pratiche di negromanzia potranno verificarsi nell’ambiente fenomeni persistenti quali: colpi sui tavoli, sul muro, sui pavimenti, rumore di passi, rumori di sparo, rumori di tamburo, sibili metallici, passi, fruscii, ventate improvvise, rimbombi, scoppi di tuono, oscillazioni e sollevamento degli oggetti, forti vibrazioni, scritture sui muri o sugli specchi, suoni di strumenti musicali, voci in varie lingue, lampi e bagliori di vario tipo, comparsa di oggetti vari anche viventi (fiori, frutta, animali). Tutto ciò come conseguenza dell’evocazione che adduce una persistenza degli spiriti (attenzione che non siano maligni) in quel determinato luogo. Se sono spiriti malevoli il luogo è da considerarsi “infestato”.

Le persone coinvolte nella seduta spiritica o residenti nel luogo possono invece subire stati di alterazione psichica: trance medianiche di vario livello, conoscenza dei contenuti mentali di un’altra persona (telepatia), conoscenza di eventi al di fuori della portata dei cinque sensi (chiaroveggenza), presunta conoscenza di eventi futuri (premonizione), conoscenza di avvenimenti passati (retrocognizione), conoscenza di alcuni aspetti della vita di una persona al contatto degli oggetti che gli sono appartenuti (psicometria).


Attenzione: nel caso della telepatia è bene ricordare che nessuno spirito può entrare nella mente di una persona e captarne i pensieri e le intenzioni come se niente fosse. Gli spiriti possono essere molto intuitivi in questo, ma non “leggere il pensiero”. Il caso è diverso per coloro che volutamente aprono la propria mente a questo scopo.


Sintomi disturbanti di possibile origine "spirituale" (anzi, spiritica)

Ho letto di recente un libretto di un certo don Raul Salvucci il quale parla di vessazioni e possessioni spiritiche (diaboliche). Scrivo allora questo post per riassumere alcuni dei "sintomi" principali che potrebbero indurre a ritenere di essere, noi stessi oppure le persone con cui stiamo parlando, in presenza di un disturbo energetico oppure di una vera e propria interferenza spiritica disturbante, aggressiva o subdola.

- disturbi del sonno (incubi, angoscia, insonnia, risvegli strani accompagnati dalla sensazione di essere stati svegliati ma non vediamo nessuno, sognare di cadere in modo angoscioso, di schiantarsi in automobile, svegliarsi sconvolti senza motivo apparentemente razionale, sognare entità, simboli magici e/o esoterici, rituali, di subire violenza).

- pensieri che, senza che apparentemente vi sia nulla di sospetto, "vagano" e "ci portano" a ricordare un'esperienza, una persona, qualcosa di strano.

- deconcentrazione mentale nel lavoro, nello studio, nelle cose ordinarie.

- inquietudine, angoscia e/o attacchi di panico senza apparente motivo razionale, che hanno avuto inizio in un momento preciso (anche se forse la persona non si ricorda bene quando e in che contesto).

- disturbi non ben specificati (gastroenterici, senso di desolazione, come "una depressione"...)

- percezioni extra sensoriali (visive, uditive, olfattive, tattili...) spiacevoli, sentirsi osservati, a volte toccati, sentirsi "sotto attacco", energeticamente "risucchiati", sentirsi "derisi" o che qualcuno è incavolato con noi anche se non ci pare razionalmente possibile.

- un attacco energetico che si avverte più o meno palesemente, improvvisa stanchezza, un down di energia anche molto rapido, che ci lascia "energeticamente molto scarichi", proprio come si qualcuno ci avesse letteralmente "vampirizzati".

- avversione per le cose sacre, per i rituali sacri o per i luoghi e le persone "investite dal sacro" e/o con molta energia personale. L'avversione a volte non è neppure tale ma può essere disagio oppure suscitare un senso di rabbia, di paura o anche di assurda ed irrefrenabile comicità.

- trovare cose strane per es. rimasugli di rituali, spaghi, nastrini, oggetti aggrovigliati, chiodi, animaletti che non dovrebbero stare in casa...

- disturbi della casa: rumori, colpi, elettromestici che si rompono molto spesso o si comportano in modo bizzarro (questo può indicare che vi sono energie che interferiscono con questi strumenti).

Di certo sono cose che già sapete, ma era tanto per puntualizzare, poi ovviamente la casistica è molto variabile e raramente ci sono tutte queste cose insieme, solitamente solo alcune.

(riassunto dei concetti trattati nel libro di don Raul Salvucci, Le potenze malefiche, ed. Shalom)

Un altro punto importante è che, nel discernimento tra percezioni e disturbi spirituali da un lato, allucinazioni mentali e patologie psichiatriche dall'altro, si deve tenere conto che, anche nei casi ove vi siano legittimi motivi per sospettare una reale presenza spiritica, la persona può esserne talvolta così provata (soprattutto se non la sapeva gestire adeguatamente) da risultare anche alterata e sofferente, al punto che talvolta si rendono necessarie anche delle cure mediche oltre al percorso di liberazione personale.

"è tutta colpa del diavolo?". Oppure spesso la responsabilità di molte delle nostre azioni è più che altro... nostra....

Nuovo post: "è tutta colpa del diavolo" (??)
Sfatare miti e leggende di un certo tipo di mentalità popolare.

Una paziente un po' anziana l'altro giorno mi ha chiesto se andava bene che prendesse un farmaco per dormire anche di pomeriggio (benozodiazepine, gliele aveva prescritte il medico di base) perché si sentiva tutta agitata e angosciata.

- Perché angosciata, cosa è successo? - ho chiesto.

- Eh, sono inciampata su una scatola che tenevo in casa sul pavimento, ma sai perché? Perché mio nipote è entrato da me l'altro giorno, mi ha guardata male, quello lì...di certo mi ha mandato il malocchio, ecco perché poi io sono inciampata! Mi avrà mandato addosso le ENERGIE NEGATIVE DEL DIAVOLO -.

(OMMMIODDDDIOOOO ... c'è gente che ragiona così...)

Con voi è superfluo, ma mi raccomando: la fenomenologia preternaturale, di origine spiritica (angelica, diabolica, animica, come volete) non va confusa con stupide superstizioni popolari.
Il nipote che avrà avuto le balle girate l'ha guardata, forse neppure con reale intenzione "cattiva" e lei si era già messa in testa che "le aveva invocato contro il demonio", attribuendo a questo (non alla sua personale sbadataggine) un banalissimo incidente domestico in cui era andata inavvertitamente a sbattare il piede contro una scatola appoggiata sul pavimento di casa sua.

Spesso prima di andare a parare sul discorso preternaturale (e io lo scrivo da una che ammette che talvolta vi sia anche questa possibilità!) ci si dovrebbe comunque sempre chiedere quanto veramente dipende da cause naturali, quanto dipende persino solo da noi stessi e dal nostro comportamento.

Ci sono persone che di ogni fatto negativo, anche incidenti mortali a dire il vero, sono pronte ad incolpare, rispettivamente Dio e/o il Demonio.

Queste sono mentalità superstiziose e vendicative: "si deve sempre trovare qualcuno contro cui puntare il dito e qualcuno a cui dare la colpa" (il merito mai però!), tipico di chi non vuole riflettere e assumersi le eventuali responsabilità personali degli eventi e delle sue stesse scelte arbitrarie.
Ci sono persone che hanno la tendenza a vedere "negatività ovunque", scambiano uno sguardo magari stanco o nervoso per una maledizione vera e propria, e poi vanno in paranoia.

Raramente "gli spiriti" sono un problema. Gli esseri umani e il loro comportamento generano i problemi, non le entità, neppure quelle diaboliche qualora ve ne dovessero essere persino a decine... se la situazione viene gestita bene, esse saranno probabilmente sempre meno temibili di un solo essere umano violento, inconsapevole e stolto...

Percezioni Extra Sensoriali: un ricordo di alcuni anni fa



Padova, 15 agosto 2014

Il pomeriggio di oggi trascorre tra sole e piovaschi. Stavo riordinando camera mia...e mi è tornato in mente un episodio che mi è accaduto...se non mi sbaglio circa tre anni fa. E' buffo per me pensare di scriverlo qui, perché solo di recente ho "cambiato idea" sul fatto di "riferire o scrivere le mie esperienze"....ma tanto fu un fatto onesto, non cose spaventose.

 Qualche giorno prima avevo saputo dal quotidiano locale di un brutto incidente in cui aveva perso la vita un motociclista. Il malcapitato, uscito di strada, era caduto dentro un fossato ce ne sono diversi nelle campagne dalle mie parti - e lì era rimasto per un po' perché i soccorritori non riuscivano a scorgerlo. E' deceduto in ospedale.

Ero rimasta emotivamente colpita dal fatto che non era morto sul colpo come talvolta avviene in quel tipo di incidenti, ma era sopravvissuto per diversi minuti, lì nel fossato, senza che gli altri riuscissero a vederlo. Dopo essere stato finalmente notato e soccorso, era ancora cosciente. Poi deve essere successo qualcosa che ha destabilizzato la sua situazione clinica portandolo al decesso.
Pensavo dentro di me: - Poveretto... -. Di lui ricordo solo il nome, mi pare fosse Ivan e non doveva avere più di 35 anni o qualcosa del genere.

Ad un certo punto mi ritrovai a pensare a lui, ma non a pensare "e basta". Era un pensiero intenso, una concentrazione intensa e questo deve avere come "aperto un canale" tra me e quello spirito che aveva abitato il corpo umano cui era stato dato il nome Ivan.

Da lui mi arrivava una sensazione di paura, di tristezza.

Per un po' cercai di "inviargli" intenti di consolazione, di compartecipazione della sua delusione per quello che gli era accaduto o meglio, per le circostanze della sua morte.
Ma non mi aspettavo quello che sarebbe accaduto più avanti.
I giorni passavano e da Ivan smisero di arrivarmi segnali. Cominciai a perdere interesse e a dedicare le mie intenzioni e preghiere a tutt'altre situazioni.

Un pomeriggio che stavo svogliatamente cercando di studiare, avvertii una presenza entrare in camera mia e collocarsi alla mia destra, a circa mezzo metro da me. Istintivamente mi voltai e riuscii a visualizzare per una manciata di secondi la sagoma di un uomo. Stava presso la porta e il suo sguardo, per il poco che lo vidi, era di una tristezza impressionante.

"mi hanno lasciato lì"

quello era il pensiero che captavo da lui. 

- ma loro...non riuscivano a trovarti... - ho replicato io, perché avevo intuito che era Ivan.

"ma tu mi hai trovato, però dopo..."

Però dopo avevo perso interesse nella sua faccenda, anche perché non mi arrivava più il segnale dell'inizio. 

Intuii che Ivan era venuto a prendersi qualsiasi tipo di aiuto io potessi offrirgli. 
 
Era risentito con tutto e tutti - e anche con me. 

Non riusciva a sganciarsi dalla dimensione terrena.

Poi se ne andò... oppure, più probabilmente, io non riuscii più a sostenere la percezione e persi il contatto.

Ivan, nelle condizioni energetiche in cui era, emanava una sorta di antipatia. Da un lato mi stava antipatico "a pelle" perché "non era riuscito ad elevarsi" e trasmetteva risentimento. Dall'altro provavo compassione perché aveva sperimentato l'indifferenza altrui. Ma non riuscivano a vederlo. Forse era il suo karma, quello che doveva scontare. Forse lui si era reso colpevole di un'omissione di soccorso di un qualche tipo, di un'indifferenza verso qualcuno o qualcosa che invece meritava rispetto e aiuto.

Sì, penso che fosse il suo karma.

Mi ci vollero giorni per aiutarlo, ma poi riuscì a lasciare questa dimensione, ma penso che il suo viaggio sia lungo.

Il contatto con lui, la visualizzazione e lo scambio di forme-pensiero quella volta durò diversi secondi, quasi un minuto e fu uno tra gli scambi di battute più lunghi che potei sostenere, voglio dire, io non riesco a sostenere sintonizzazioni molto lunghe, poi perdo subito il contatto.