Ecco un'altra intervista. Una donna che gestisce un rifugio montano
situato a circa 2000 metri si lamenta che ha paura di incontrare un
orso.
"Io amo uscire dal rifugio e passeggiare per rilassarmi, non vorrei fare brutti incontri", dice.
"La gente delle città non se ne rende conto", aggiunge.
Sono perplessa.
Questa tipa "pretende" di entrare nei boschi, di avvicinarsi alle vette, e " vuole fare tutto in completo relax e sicurezza ".
E' come pretendere di camminare sui carboni roventi, sui serpenti
velenosi e sopra i cocci di vetro e fare tutto in relax come se niente
fosse.
Ma CHI glielo ha ordinato di andare a passeggiare per quei sentieri?! Vuole il relax e la sicurezza? Scenda verso le vallate!!
E' ridicolo...siamo noi che dobbiamo riflettere, rispettare e adattarci
all'ambiente, e invece pretendiamo che sia l'ambiente che, magicamente,
si adatti a noi e alle nostre ambizioni personali (il relax in alta
quota piuttosto che qualche decina di metri più in basso, per esempio,
come se nelle vallate facesse schifo).
La signora ha paura di
fare brutti incontri...la gente di città non capisce niente..."guardi
cara signora che io, in città, mentre passeggiavo tranquillamente, di
brutti incontri ne ho fatti più di lei: un tizio ubriaco mi ha
minacciata con una bottiglia di vetro rotta. Un altro anni fa ha esibito
i suoi genitali di fronte a me e alle mie amiche mentre stavamo andando
a scuola. Un altro ancora si era avvicinato per offrirci bustine piene
di polverina bianca. Ma lei si preoccupa fobicamente di avvistare un
orso. Ma venga a farsi un giro dietro la stazione ferroviaria e poi
discutiamo di "dove è il wild"... giusto perché la gente di città non ci
capisce nulla, anziché andare in paranoia per un orso del Trentino,
perché non si prende la briga di "andare in paranoia" per tanta umanità
emarginata, resa violenta e intossicata da una società che dice di
volere i diritti di tutti ma poi non tutela nessuno?"
Massimo rispetto per gli orsi, io amo gli animali.
(E so che talvolta, quando l'uomo è incapace di risolvere i problemi
interni della società, devia l'attenzione su questioni che in realtà non
dovrebbero essere problematiche, oppure "attribuisce la colpa di ogni
male", a turno, "al demonio, ai poveri, ai tossicomani, agli stranieri e
agli animali").
Trovo personalmente assurdo fare della
presenza di qualche orso (introdotto dalla forestale oltretutto,
monitorato con radiocollare) un problema al limite della fobia, e
fregarsene altamente della presenza sul territorio di esseri umani allo
sbando. Ma lo hanno capito che "non otterrano nulla di buono per gli
animali e per l'ambiente se non vanno in soccorso della coscienza umana e
della miseria umana? Ma lo hanno capito che "siamo tutti collegati" e
tra di noi umani, e con l'ambiente e le altre specie? Non è possibile
tutelare le specie animali se non si tutela davvero anche
"l'animale-uomo", per dirla in qusti termini. Siamo parte dell'ambiente
anche noi, non siamo trascendenti. Ci sono sempre più persone in
difficoltà. Questo non fa paura, no??! Non avrà conseguenze, vero? Non
solletica la coscienza neanche un po' ? Povero orso e soprattutto poveri
noi.
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sabato 5 settembre 2015
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